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I fondi interprofessionali: un'opportunità da sfruttare



Che cosa sono i fondi interprofessionali

I fondi interprofessionali sono presenti in Italia dal 1950 e, nel corso degli anni, si sono diffusi sempre di più in tutto il territorio nazionale. Oggi, la maggior parte delle imprese italiane può accedere ai fondi interprofessionali per la formazione dei propri dipendenti.

I fondi interprofessionali sono strumenti che, a livello nazionale o regionale, raccolgono le risorse economiche degli enti bilaterali e dei contributi versati dalle imprese per finanziare progetti formativi e di riqualificazione professionale dei lavoratori dipendenti. Essi sono il frutto di accordi tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le associazioni degli imprenditori.

La diffusione dei fondi interprofessionali è particolarmente significativa nel settore delle PMI, che rappresentano la maggioranza delle aziende italiane. Queste imprese, infatti, spesso non hanno la possibilità di investire direttamente nella formazione dei propri dipendenti, a causa di limiti di budget e di risorse umane. Grazie ai fondi interprofessionali, le PMI possono accedere a finanziamenti per la formazione e migliorare le competenze dei propri dipendenti, aumentando così la produttività e la competitività dell'azienda.

I fondi interprofessionali sono presenti in tutti i settori produttivi, dalle banche alle assicurazioni, dalle cooperative alle imprese artigiane, dalle grandi imprese ai servizi pubblici industriali. Ciò significa che tutti i lavoratori possono accedere a corsi di formazione specifici per il proprio settore di appartenenza, migliorando le proprie competenze professionali e aumentando le opportunità di carriera.

Ad oggi rappresentano una soluzione validissima per tutte quelle aziende che desiderano erogare formazione ai loro dipendenti e sono lo strumento principale di finanziamento della formazione aziendale.


Come funzionano i fondi interprofessionali

Il funzionamento dei fondi interprofessionali è strettamente legato all'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale). Infatti, le aziende versano ogni mese all'INPS una quota come ‘’contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria’’ di cui lo 0,30% può essere destinato a un Fondo interprofessionale a scelta dell’azienda.

L'INPS ha un ruolo fondamentale nel coordinamento delle attività dei fondi interprofessionali. In particolare, l'ente pubblico svolge diverse funzioni, tra cui la riscossione dei contributi delle imprese, il controllo sulla corretta applicazione delle normative di settore e la verifica dell'efficacia dei progetti formativi promossi dai fondi.

Per quanto riguarda i lavoratori, l'INPS ha il compito di gestire il cosiddetto "credito formativo", ovvero il diritto di accesso alla formazione continua accumulato dai lavoratori in base al tempo di lavoro svolto. L'INPS verifica che i corsi di formazione siano congrui con le finalità di sviluppo delle competenze e della formazione continua.

Inoltre, l'INPS fornisce ai fondi interprofessionali una serie di servizi informatici, tra cui la gestione dei flussi informativi relativi ai versamenti delle imprese, l'elaborazione dei dati relativi ai lavoratori, l'aggiornamento dei saldi di credito formativo, la fornitura di strumenti informatici per la gestione dei corsi di formazione.


Quali sono i fondi interprofessionali attivi in Italia

Al momento in Italia ci sono 19 fondi interprofessionali attivi:

  • Fonter - Fondo Nazionale per la Formazione dei Lavoratori del Terziario;

  • Fondimpresa - Fondo Interprofessionale per la Formazione continua nelle imprese;

  • Fapi - Fondo Formazione Piccole e Medie Imprese;

  • FondItalia - Fondo per la Formazione Professionale in Italia;

  • Fondir - Fondo Nazionale per la Formazione dei Lavoratori dell'Industria;

  • Fon.Coop - Fondo Nazionale per la Formazione Continua nelle Cooperative;

  • Fondolavoro - Fondo per la Formazione Continua nel Settore del Turismo, Spettacolo e Servizi;

  • Fondo Dirigenti PMI - Fondo per la Formazione dei Dirigenti delle Piccole e Medie Imprese;

  • Fonservizi - Fondo per la Formazione dei Lavoratori dei Servizi Pubblici e Industriali;

  • FondArtigianato - Fondo Nazionale per la Formazione dei Lavoratori dell'Artigianato;

  • FonARCom - Fondo per la Formazione dei Lavoratori delle Attività Radiotelevisive e Comunicazioni;

  • Fond.E.R. - Fondo Nazionale per la Formazione dei Lavoratori degli Enti Religiosi;

  • Fba - Fondo Banche Assicurazioni;

  • For.Te. - Fondo per la Formazione dei Lavoratori delle Telecomunicazioni;

  • FormAzienda - Fondo Interprofessionale per la Formazione Continua nelle Aziende;

  • Fondirigenti - Fondo per la Formazione dei Dirigenti d'Impresa;

  • Fondo Conoscenza - Fondo per la Formazione Continua nel Settore della Ricerca e dell'Innovazione;

  • For.agri - Fondo per la Formazione dei Lavoratori del Settore Agroalimentare.


Ogni fondo ha le sue modalità di adesione e le sue tempistiche, quindi è importante per le aziende approfondire nel dettaglio il funzionamento di ogni fondo cosi da poter scegliere quello che più si addice al proprio settore di appartenenza e alle proprie necessità formative.


Le principali modalità di finanziamento dei fondi interprofessionali

  • Modalità Conto Formazione (o conto individuale): l’azienda finanzia la sua formazione attraverso le risorse accantonate con i versamenti derivati dallo 0,30% dei suoi dipendenti. In questo caso il Fondo Interprofessionale trattiene una percentuale variabile per i propri costi di gestione e per il finanziamento degli avvisi, ma buona parte di quanto l’azienda versa è a sua disposizione per pagarsi la formazione. Ovviamente nel caso del Conto Formazione saranno avvantaggiate le aziende più grandi (più dipendenti = più versato).

  • Modalità ad Avviso: i fondi possono anche emettere avvisi / bandi grazie ai quali le aziende possono presentare un progetto, che sarà valutato dal fondo. Esistono diverse declinazioni di questo strumento di finanziamento (ogni fondo ha le sue modalità) il concetto che sta alla base però è che tramite gli avvisi una azienda (o un gruppo di aziende) possono ricevere importi per finanziare la formazione superiori a quanto hanno realmente accantonato. Gli avvisi prevedono una serie di requisiti che stabiliscono chi può partecipare. Una delle distinzioni principali, valevole per tutti i Fondi Interprofessionali, riguarda la definizione della platea di aziende beneficiarie e delle tematiche accettate. Possiamo così avere avvisi territoriali, ovvero rivolti ad uno specifico territorio (es. regioni o macroregioni). Esistono poi avvisi settoriali, che si rivolgono ad aziende specifiche di un settore produttivo. Infine, c’è la modalità dell’avviso generalista: questa tipologia di avviso non pone particolari limiti di partecipazione e permette l’inserimento anche di tematiche di base (tipicamente informatica e inglese). In realtà si tratta di una prima distinzione superficiale, poiché ogni avviso ha necessariamente vincoli specifici rispetto alle aziende che possono partecipare (PMI, aziende in stato di crisi, etc) e ai dipendenti (apprendisti, over 50, donne, etc).

  • Voucher: Alcuni Fondi Interprofessionali mettono a disposizione attraverso specifiche procedure la possibilità di acquistare corsi a catalogo, seminari, formazione online. Lo strumento è quello del “voucher formativo” che permette all’azienda di pagare, generalmente al singolo dipendente, la partecipazione anche a corsi esterni aperti al pubblico (es. Master o corsi di specializzazione).


Conclusioni

In conclusione, i fondi interprofessionali rappresentano un'importante opportunità per le imprese e i lavoratori italiani. Grazie alla loro attività di formazione e aggiornamento professionale, questi fondi contribuiscono a migliorare la competitività del sistema produttivo nazionale e a promuovere l'occupabilità dei lavoratori.


L'accesso ai fondi interprofessionali è generalmente semplice e gratuito, grazie alla tassazione di cui sono oggetto le imprese che operano nel settore di riferimento e attraverso questi è possibile accedere a un ventaglio di servizi formativi personalizzati e rispondenti alle esigenze specifiche di ogni categoria professionale, sicuramente ad oggi rappresentano un’opportunità da sfruttare e alla portata di tutte le aziende.

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